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brano
 
Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), VII, 24
 
originale
 
24. Tali sententia mediis Orci manibus extractus set extremae poenae reservatus maerebam et in novissima parte corporis totum me periturum deflebam. Inedita denique vel praecipiti ruina memet ipse quaerebam extinguere moriturus quidem nihilo minus sed moriturus integer. Dumque in ista necis meae decunctor electione, matutino me rursum puer ille peremptor meus contra montis suetum ducit vestigium, Iamque me de cuiusdam viam supergressus ipse securi lignum, quod deveheret, recidebat. Et ecce de proximo specu vastum attollens caput funesta proserpit ursa. Quam simul conspexi, pavidus et repentina facies conterritus totum corporis pondus in postremos poplites recello arduaque cervice sublimiter elevata lorum quo tenebar rumpo meque protinus pernici fugae committo perque prona non tantum pedibus verum etiam toto proiecto corpore propere devolutus immitto me campis subpatentibus, ex summo studio fugiens immanem ursam ursaque peiorem illum puerum.
 
traduzione
 
Se questa proposta mi strappava alle grinfie della morte mi condannava, per?, a una pena delle pi? spiacevoli. Cos? cominciai a disperarmi e a piangere la perdita di un'appendice tanto importante del mio corpo. Pensai addirittura di lasciarmi morire di fame o buttarmi gi? da un precipizio, di farla finita, insomma: almeno sarei morto intero. Mentre stavo l? a pensare sul tipo di morte da darmi ecco che quel delinquente di ragazzo mi prelev? di primo mattino e mi port? ancora sulla montagna, lungo il solito sentiero. Qui mi leg? al ramo di una grande quercia e lui si mise un po' pi? discosto a tagliare con la sua accetta la legna da portar gi?. Ma ecco che da una caverna l? vicino sbuc? con l'enorme testa eretta un'orsa spaventosa. Atterrito alla vista di quell'apparizione improvvisa appoggiai sui garretti posteriori tutto il peso del corpo e sollevando la testa pi? in alto che potevo cominciai a dare strattoni furiosi finch? non ruppi la corda che mi tratteneva; poi, via di gran volata gi? per la china e non soltanto spingendo con i piedi ma capitombolando con tutto il peso del corpo proteso in avanti, finch? non mi trovai in piano, nei campi, tanto era stato l'impulso di scampare a quell'orsa colossale e a quel ragazzo ancora peggiore.
 

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